ASSISTENZA SESSUALE AI DISABILI, E' UNA SCELTA POSSIBILE?

23.02.2013 22:43

Al via una petizione per legalizzare questa pratica in Italia e vincolarla a un percorso di formazione

Torniamo a parlare di un tema delicato ma decisamente molto importante: l'assistenza sessuale per le persone ridotta mobilità e motilità fisica. In Italia non è previsto niente del genere: l'assistenza sessuale è paragonata all'acquisto di prestazione sessuali, dunque è illegale.
Ma che cos'è l'assistenza sessuale? E' una pratica relazionale che permette alle persone disabili che non sono in grado di interagire fisicamente il proprio corpo o con un partner consenziente di soddisfare le normali pulsioni sessuali, che tutti gli esseri umani provano. Non si tratta però di semplice sesso a pagamento, come spiega Maximiliano Ulivieri, ideatore e promotore di una petizione per legalizzare l'assistenza sessuale in Italia, alla quale è possibile partecipare collegandosi a questo link.

"L'assistenza sessuale alla persona affetta da disabilità fisica o mentale nasce per permetterle di fruire di una pratica necessaria, più spesso indispensabile, al suo benessere psicofisico. - spiega Ulivieri in quello che è stato definito il Manifesto dell'assistenza sessuale - Le pulsioni sessuali costantemente represse e impedite nella loro manifestazione, sia autonoma sia relazionale, si risolvono in un costante e ossessivo stress psichico che affligge non poco l'esistenza di chi non ha autonomia nell'uso del proprio corpo. "

"Attraverso il periodo in cui si svolgerà la sessione d'incontro tra la persona che lo richiede e l'assistente - continua il Manifesto -  il fulcro dell'interesse sarà nello stabilire un rapporto empatico. Quello che l'assistente debitamente preparata deve riuscire a trasmettere all'altro è innanzitutto l'accettazione del suo corpo attraverso l'esplorazione manuale, l'accarezzamento, il massaggio. Concedere un momento di profondo benessere e attenzione all'altro inteso nella sua dimensione olistica, globale: l'uso delle mani sarà accompagnato dalla voce, da musica, dal racconto. L'assistenza viene non a caso definita sessuale. Il che significa che il corpo sarà preso in considerazione nella sua interezza."

Si tratterebbe quindi di un'assistenza altamente specializzata, che con la prostituzione avrebbe gran poco a che fare. Secondo le richieste della petizione, che ha già raggiunto un discreto numero di firme, l'Assistente Sessuale dovrebbe essere una persona formata da corsi specifici e la sua attività dovrebbe essere ufficiale, legittima e legale.

"Si ritiene che un disabile o una disabile (ma anche un anziano, un'anziana, una persona in sovrappeso, ecc.) non solo non possano generare attrazione ma anche, chissà perché, non possano averne. - continua Ulivieri - E' eticamente corretto per una comunità consentire che una persona possa essere condannata a una vita senza passioni e senza sesso? Soprattutto, è eticamente corretto chiamarla vita se non si è scelto in modo cosciente di passare così la propria esistenza?"

L'assistenza sessuale è un'attività perfettamente legale in paesi come Svizzera, Germania, Olanda, Belgio e nei paesi scandinavi. Vero è che in molti di questi paesi anche la prostituzione è legale e le lavoratrici (e i lavoratori) del sesso pagano le tasse e usufruiscono dei servizi pubblici sanitari e assistenziali.
Sarà dunque possibile l'istituzione di tale pratica in Italia? Le persone potranno sempre e comunque scegliere se usufruirne o meno, ma potrebbe essere un modo razionale di permettere ai disabili di soddisfare un'esigenza concreta, sollevando le famiglie da incombenze imbarazzanti e troppo spesso considerate talmente controverse da non essere affrontate.

Il gruppo facebook "Assistenza Sessuale".